sentenza
N. 1719
Anno: 2020

Corte di Appello dell’Aquila, 9 dicembre 2020, n. 1719

⚖️ Corte di Appello
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Massima

Così come il giudice statuale, anche l’arbitro non è tenuto ad occuparsi espressamente e singolarmente di ogni allegazione, prospettazione ed argomentazione delle parti, risultando necessario e sufficiente che, esponga, in maniera concisa, gli elementi in fatto ed in diritto posti a fondamento della sua decisione, e dovendo ritenersi per implicito disattesi tutti gli argomenti, le tesi ed i rilievi che, seppure non espressamente esaminati, siano incompatibili con la soluzione adottata e con l’iter argomentativo seguito. Ne consegue che il vizio di omessa pronuncia – configurabile allorché risulti completamente omesso il provvedimento indispensabile per la soluzione del caso concreto – non ricorre nel caso in cui, seppure manchi una specifica argomentazione, la decisione adottata in contrasto con la pretesa fatta valere dalla parte ne comporti il rigetto.

Note Metodologiche

standard

Come citare

Corte di Appello, 09/12/2020, n. 1719, in Arbitrato in Italia, https://www.arbitrationinitaly.eu/decisione/corte-di-appello-dellaquila-9-dicembre-2020-n-1719-1752079762/